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408. Francesco Sforza a Bonifacio de Valperga 1452 aprile 28 Milano

Francesco Sforza fa sapere a Bonifacio de Valperga che lo zio Antonio ha segnalato la disponibilità a fare quanto il duca vorrà approfittando della sua andata in Francia. Lo Sforza chiede che lo si raccomandi al sovrano e a re Renato, oltre a salutare messer Teodoro, cui è molto affezionato.

Spectabili amico nostro carissimo Bonifatio de Valperga.
El spectabile Antonio da Valperga, vostro barba, ne ha significato che siti per andare de proximo in Franza et ne ha proferto, per vostra parte, se volimo più una cosa che un'altra in là che la fariti volontiera, della qual cosa ve rengratiamo singularmente, benché non habiamo niente de novo da vuy né dala casa vostra, la quale sempre havimo conosciuta afectionatissima ad nuy et al stato nostro, el quale veramente potiti reputare vostro. Ma per adesso non [ 135v] non (a) ne achade dire altro salvo che andando vuy cum la beneditione de Dio vi piacia recomandare alla mayestà del re de Franza, et etiam del re Renato, et salutare per nostra parte el magnifico miser Theodaro, el quale havimo in loco de fratello. Delle cose de Italia non dicemo altro, perché siamo certi ch'el predicto Antonio ve advisarà de quanto occorre. Data Mediolani, die xxviii aprilis 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.


(a) Segue non ripetuto.