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487. Francesco Sforza al capitano della cittadella di Alessandria 1452 maggio 19 Lodi Vecchio

Francesco Sforza dice al capitano della cittadella di Alessandria di essere contento che abbia accolto nella cittadella i fanti mandati da suo fratello Corrado e vuole che d'ora in poi non accolga se non coloro che gli fa avere detto suo fratello con quei contrassegni che il duca ora gli manda.

[ 157v] Capitaneo citadelle Alexandrie.
Per litera de Conrado, nostro fratello, havimo inteso de quelli fanti che hay receptati in quella cittadella cum suo ordine, della qual cosa remanimo contenti, et hay facto bene, atteso la necessità. Et cossì volimo che da qui inanzi tu recepti in la dicta citadella, tu,quelli lo dicto Conrado ti dirà per salveza et mantenimento d'essa, et in questalittera ti mandiamo li contrasigni che bisognano. Et in lo advenire non receptare niuno da quelli in fuora che te dirà lo dicto Conrado, como havimo dicto, senzali contrasigni che tu say havimo cum ti. Data in Laude Veteri, die xviiii maii 1452.
FrancischuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Persanctes.