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507. Francesco Sforza a Corrado Sforza Fogliani 1452 giugno 11 apud Varolas Alghisiorum

Francesco Sforza vuole che il fratello Corrado Sforza Fogliani tranquillizzi, come già ha fatto lui, i marchesi di Incisa tanto timorosi che la guerra arrivi fin da loro. Li rassicurerà che, in caso di bisogno, egli accorrerà a proteggerli.

Magnifico Conrado de Foliano, germano nostro carissimo.
Li zintilhomini marchesi de Incisia molto dubitano de guerra a casaloro et, secondo il loro scrivere, temeno ch'el signore Guilielmo non gli metta campo a casa per molte zanze e busie gli fino date ad intendere ogni dì. Il perché noy gli havemo scripto e confortatoli che non debbano dubitare, perché ce ritrovamo adesso in tale essere che gli defenderissimo da [ 168v] qualuncha, quando bisognasse, come è il vero. Il perché volimo che anchora tu gli debbi confortare et carezare quanto te sia possibile, et mantenirli in la fede et devotione nostra, et avisandoli continue delle novelle et progressi nostri secondo haveray da noy. Gli proferiray ogni tuo succurso et adiuto accadendo il caso, et cossì, bisognando, gli succurreray cum ogni toa possanza, facendoli continuamente grande careze, et ussandoli ogni piacevoleza et humanità gli monstraray che facimo bona extima et grande capitale deloro, como invero facimo. Ex felicibus castris nostris apud Varolas Alghisiorum, xi iunii 1452.
Cichus.