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521. Francesco Sforza a Corrado Sforza Fogliani 1452 giugno 24 apud Trignanum

Francesco Sforza risponde alle lettere di Corrado Sforza Fogliani, luogotenente di Alessandria. I denari di Angelo sono mandati per i fanti. Avrà saputo dal suo cancelliere che manda lì Giovanni dalla Noce, Giovanni Anguissola, Daniel Todesco e Giovanni da Sipione. Avrà 850 cavalli e, quanto a uomini, contati quelli di Moretto e quelli che giungeranno adesso, saranno, tra da piedi e da cavallo, 3400 unità, sufficienti a resistere a Guglielmo di Monferrato. Circa lo scrivere in cifra le cose importanti, faccia come crede. Si dice soddisfatto di come hanno agito Antonio Zoppo e gli uomini di Cassine e lo ripeterà anche a loro. Ha inteso con piacere della venuta e dell'accoglienza fatta all'ambasciatore Daniel. Quanto ad Annono, al ricordo delle promesse che lui Bailino ha fatto per la conservazione delle cose loro, non crede che vi sia da dubitarne.

Magnifico Conrado de Foliano, Alexandrie locuntenenti, et cetera.
Havemo ricevuto doe toe littere date xx presentis continente più parte, alle quale, respondendo, et primo, alla parte de domino Moretto, non accade dire altro, perché havimo per littere ch'el è venuto là. Li denari de Angelo ancora sono mandati per fare quelli fanti. El tuo cancillero, alla ricevuta de questa, te haverà informato como mandiamo là domino Zohanne dalla Nuce, el conte Zohanne Angusola et Danil Todescho e Iohanne da Sipione a tanto che sarano delli cavalli viii cento L et facimo raxone che tra misser Moretto, quelli che vengonoadesso et quelli se farano, seranno tra, da pedi et da cavalli, più che trea millia quattrocento et sereti non solamente sufficienti a resistere al signore Guilielmo, ma a romperlo e fracasarlo. Siché conforta quelli nostri tucti a stare de bona voglia, perché ancora [ 175r] noy, dal canto de qua, farimo tali et cussì facti progressi che da ogni bandale cose passarano prosperamente. Alla parte de fare scrivere in ziferale cose importante, siando, come tu dice, che se possa mandare securamente, farane como pare a ti, ma quando fosse altramente, seria pur bene. Quantum autem alla parte del portamento ha facto domino Antonio Zoppo et li homini da Cassine, ne restiamo molto satisfacti, et cussì restiamo molti contenti e piacene la liberalità hay usata cum loro. Et cussì rescrivemo quanto hay facto, et scrivemo aloro in modo che conoscerano che havimo caro quanto hanno facto per suo honore e nostro, et anche che a suo piacere gli refermaremo quanto tu gli ha facto. Del'altre cose, quale tu ne scrive, restiamo avisati e, venendo quelle nostre gente, como havimo dicto, e facte quelle provisione supradicte, non dicimo altro se non tu faci como saperay bene fare. Preterea havimo inteso per altre tue littere la venuta de domino Daniel, ambassatore, che molto ne piace e tanto più quanto tu gli habii facto honore et quella recoglientia che ne scrivi. Alla parte de Anono, siando seguita cosa in quella forma e, ricordandoce le proferte e promesse le quale sempre ne ha facto esso magnifico Baylino de mantenire le raxone e salvarce le cose nostre, non credimo che ne debia seguire periculo né tropo preiudicio alle cose nostre. Ch'el sia gionto domino Moretto ne piace, et cossì serano gionte l'altre nostre gente. Siché non resta dire altro. Ex felicibus castris apud Trignanum, die xxiv iunii 1452.
Uterius volimo che tu mandi fidelmente questo incluso breve al gubernatore d'Ast. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.