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531. Francesco Sforza a Corrado Sforza Fogliani 1452 giugno 28 apud locum Trignani

Francesco Sforza vuole che Corrado Sforza Fogliani constati, con la richiesta di giuramento da Urbano Pellato e da suo figlio, se veramente il giudeo del Castellazzo promise, in compenso dei benefci avuti da Urbano quando venne saccheggiato al tempo della morte di Filippo M. Visconti, la restituzione dei pegni datigli senza il pagamento di sette ducati e mezzo. Se così è, induca il giudeo a rispettare la promessa. Lettera replicata il xvii maggio 1453.

[ 178r] Magnifico Conrado de Foliano.
Urbano PelIato d'Alexandria ne ha facto dire che, havendo luy certi pegni in le mane del zudeo del Castellazo per sette ducati e mezo, esso zudeo gli promisse de restituirglili liberamente et senza pagamento delli dicti denari in remuneratione de beneficii recevuti quando fo posto a sacho, al tempo della morte del illustrissimo quondam signore duca passato, et mò non gli vole rendere. Et perché ne pare honesto che le promesse se debiano mandare ad effecto, volemo che, constandote della dicta promessa per iuramento del dicto Urbano et del figliolo, provedi ch'el dicto zudeo restituisse li dicti pegni liberamente et senza exceptione o contraditione alcuna. Ex nostris felicibus castris apud locum Trignani, die xxviii iunii 1452.
Irius.
Dupplicata xvii maii 1453.
Cichus.