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703. Francesco Sforza a Francesco Biscosse 1452 settembre 22 apud Lenum

Francesco Sforza fa sapere a Francesco Biscosse che, siccome presso di lui non vi sono Giovanni Antonio e neppure Antonio e, quindi, nulla può intendere del fatto cui accenna, vuole che di questo gli parli chiaramente e delle sole cose di cui è a sicura conoscenza. Affidi poi lo scritto al referendario di lì, Francesco Cagnola, che glielo mandarà volando.

[ 255r] Francisco Biscosse.
Havemo recevuto la toa lettera et inteso quello ne scrivi, il che a nuy è stato gratissimo et te ne commendiamo. Ma perché noy non intendemo ben chiaro questo facto, et qui non se trovano Zohanneantonio né Antonio, quali ne scrivi, dalli qualli possiamo intendere il facto, te dicemo et volemo che tu ne debbi subito avisare chiaramente del tucto per una toalettera, la quale daray a Francesco Cagnola, nostro referendario lì, che ne la mandarà volando, siché per essalettera ne advisa de tucto quello say et vedi de scriverne cose certe, non havendo respecto a cosa alcuna. Ex campo nostro felici apud Lenum, die xxii septembris 1452.
Zanettus.
Iohannes.