Registro n. 13 precedente | 766 di 1330 | successivo

767. Francesco Sforza a Giorgio Del Maino 1452 ottobre 5 apud Lenum

Francesco Sforza ha preso atto che Giorgio Mayno, commissario e podestà di Novara, ha mandato Battista dal Borgo a parlare in sua vece con Giovanni Giacomo de Schiffis e Giacomo Avogadro, uomini del duca di Savoia. Vuole essere puntualmente informato di quello che essi mandano a dire.

Spectabili militi domino Georgio de Mayno, dilecto commissario et potestati nostro Novarie.
Habiamo recevuto la vostra de dì xxviii del passato, et inteso quanto ne scriveti del'havere mandato domino Baptista dal Burgo ad parlare in vostro loco cum domino Zohanne Iacomo de Schiffis et misser Iacomo Avogadro, homini del'illustrissimo duca de Savoya; per el che avisati de ciò che loro intendono praticare cum nuy, et cetera. Al che non dicimo altro se non che siamo contenti che debiati intendere quanto loro in dies ve mandarano a dire, et quanto vogliono paraticare cum nuy con el mezo vostro, et puoy referirne a nuy, perché ve rescriveremo de quanto haveti a dire et respondere per nuy. Ma bene ve recordiamo che circa ciò non demonstrati de ascaldarve, né afanarve tropo, perché non credano che nuy, per bixogno che habiamo, vogliamo praticare tal cosa seco, avisandove che nuy non siamo quelli che habiamo bisogno deloro, ma piutosto, ex adverso, loro hanno bisogno de nuy, perché cercano tale cosa da nuy. Siamo ben contenti che con bon modo intendati et tegniati la praticha cum sè, como siamo certi sapereti fare, avisandone in dies de quanto accaderà delle proclamatione hanno facto fare, perché li nostri subditi non siano damnezati. Et cossì della (a) correria voleno fare Antonio Porro, et cetera, non dicimo altro. Remanemo plenamente avisati. Data in castris nostris felicibus apud Lenum, die v octobris 1452.
Bonifacius.
Cichus.


(a) cossì della ripetuto.