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851. Francesco Sforza a Bartolomeo 1452 ottobre 22 apud Calvisanum

Francesco Sforza riscrive a Bartolomeo, vescovo di Novara e consigliere ducale, per patrocinare la cessione, a favore di un figlio del cittadino genovese Andrea da Benegasio, del canonicato (di cui gli acclude un'informazione), di cui è investito Bartolomeo dalla Porta.

Reverendo in Christo patri, domino Bartholomeo, Dei gratia episcopo Novariensi et consiliario nostro dilectissimo.
Nuy se rendiamo certi che havereti veduto quanto ve havimo scripto per un'altra nostra circalo facto de quello canonicato che ne ha rechiesto lo spectabile doctore misser Andrea da Benegasio, citadino de Zenova. Mò, perché ancora intendeti meglio la cosa, nuy ve mandiamo qui inclusala informatione d'esso canonicato in lo modo che vedereti. Il perché ve pregamo e confortiamo, quanto sapimo e possimo, che vogliati interponerve in questa facenda che la cosa habialoco, certificando quello misser Bartholomeo dalla Porta, che tene lo dicto canonicato, che per una volta non ne porria fare cosa che più grata et accepta ne fosse. Ex castris nostris felicibus apud Calvisanum, die xxii octobris 1452.
Persanctes.
Cichus.