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867. Francesco Sforza a Giovanni Filippo Fieschi 1452 ottobre 26 apud Calvisanum

Francesco Sforza ringrazia Giovanni Filippo Fieschi per aver condisceso, come lo Sforza ama far rilevare, all'accordo con il doge per nostra contemplatione. Gli dice di essere a Calvisano, luogo di molto rilievo che gli consente un facile spostamento fino al Menzo e, in più aggiunge che ha quattro castelli.

Magnifico tanquam fratri carissimo domino Iohannifilippo de Flisco.
Havimo recevuto vostralettera et inteso quanto ne haveti scripto del'accordio seguito fralo illustre signore misser lo duxe et la magnificentia vostra. Dicimo che nuy ne havimo havuto grandissimo piacere et consolatione, et ne regratiamo quanto possimo la magnificentia vostra, la quale cum effecto ha demonstrato quanto liberamente è condescesa al dicto accordio per nostra contemplacione. Nuy havimo mandato a misser Sceva la ratificatione d'esso accordio, como siamo certi che daluy intendereti; siché non dicimo altro.
Delle novelle de qua, per altra nostralettera ve havimo scripto accompimento, como siamo certi che alla recevuta de questa havereti veduto. Da poy è succeduto che, ultra che havimo havuto Calvisano, loco de grandissima importantia, per lo quale nuy venemo havere lo transito libero et expedito fin al Menzo, havimo quattro altri castelli, cioè Carpenetulo, Romadello, Visano e Malpagha. Li inimici sonno pur ad Ghedi, dove se fortificano quanto possono. Nuy siamo cum lo nostro exercito in la campagna de Montechiaro, attendimo se possimo cavare costoro delli paduli, dove sonno stati imbugati tucta queste estate per [ 321r] apizarne cum loro; et quando non vogliano (ussire) fuora, attenderimo a fare delle cose che ve piacerano. Ex castris nostris felicibus apud Calvisanum, die xxvi octobris 1452.
Persanctes.
Cichus.