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951. Francesco Sforza ai Platenensi della val di Taro 1452 dicembre 3 Gambara

Francesco Sforza dice ai Platenensi della val di Taro e agli altri sudditi di Giovanni Filippo Fieschi di averli per cari amici e li prende sotto la sua protezione come i suoi sudditi per l'affetto che hanno portato, e portano, a Giovanni Filippo e a lui.

Nobilibus et egregiis amicis nostris carissimis Platenensibus da Valle de Tario et ceteris subditis et amicis magnifici domini Iohannifilippi de Flisco.
Perché (a) sapiati nostra intentione, ve faciamo asapere como vuy, et tucti altri subditi et amici del magnifico signore domino Iohannefilippo dal Fiesco, non manco habiamo cari et ve vogliamo havere sotto nostra defensione et protectione, como li nostri proprii, né pateressemo che per alcuno ve fosse facta iniura, né oltragio, specialiter a vuy (b) Piatenesi de Valle de Tarro per la singulare devotione e fede haveti portata continuamente, et portate, al prefato magnifico Iohannefilippo et a nuy. Et cossì ve confortiamo a stare de bona voglia. Ex Gambara, die iii decembris 1452.
Zanettus.
Cichus.


(a) Segue sab depennato.
(b) Segue partesani depennato.