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1020. Francesco Sforza a Bosio Sforza, a Oldrado Lampugnano, ad Aulfo,luogotenente di Parma, a Giacomo Ursino e a Fioravante da Perugia. 1452 ottobre 24 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza risponde a Bosio Sforza, a Oldrado da Lampugnano, ad Aulfo, luogotenente di Parma, a Giacomo Ursino e a Fioravanti da Perugia alla loro lettera del ventidue corrente mese e, rivolgendosi a Bosio e a Oldrado, richiama quanto ha già loro scritto di fare assieme con Francesco da Gonzaga per scombinare i piani dei nemici accampati presso Bagnolo. Quanto alla situazione di Casalpo, si dispiace non abbiano fatto per tempo quanto era necessario fare.

[ 257v] Dominis Bosio Sfortie, Oldrado de Lampugnano, Aulfo, locuntenenti Parme, Iacobo Ursino et Floravanti de Perusio.
Havimo veduto quello ne havite scripto per una vostra data ad xxii del presente del parere vostro de metterve ad Casalpo, et dela resposta, quale ve ha data quelli homeni, et cetera. Per resposta, adunca, dicemo che tu, Boso, et voi, miser Oldrado, haverite inteso quello ve scripsemo heri, cioé che, intendendovi con miser Francesco da Gonzaga, vi debbiati mettere in loco che guastati li designi de inimici et gli possiati dare una bastonata, se possibile serà, et come in esse nostre lettere duplicate se contene, ale quale ce referiamo. Vogliati adunca exequire quello vi scripsemo per la dicta lettera et non mancharli in cosa alcuna, perché non gli darite cossì poco danno che li farite venire voglia da abandonare la impresa. Al facto de Casalpo, non ne pare che gli habiati facto in tempo quella provisione che bisognava, quale, se gli havesti facta, forse non succederia quello che pensati. Ex castris apud Calvisanum, die xxiiii octobris 1452.
Bonifacius.
Cichus.