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1082. Francesco Sforza al capitano, al podestà e al referendario di Piacenza 1452 novembre 13 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza fa sapere al capitano, al podestà e al referendario di Piacenza che non intende accettare il pagamento del carriaggio tramite due dazi, perché avendo bisogno urgente di denaro, non può attendere fino a marzo. Dicano alla comunità che pìù attende a pagare le mensilità dovute, tanto peggio sarà, perché si accollerà anche le spese di Giovanni Carlo mandato per la riscossione.

[ 270r] Capitaneo, potestati et referendario Placentia.
Aciò sapiati la mente nostra et quella possiati exequire circha el facto delli denari del carrezo di quali è debetrice quella nostra communità et vuy ne scriveti per una vostra data a xxx del passato, dicemo in poche parole che nuy non volimo acceptare quelli duy datii, perché delli dinari d'essi non se possemo aiutare per fino a marzo che vene, et nuy havimo de bisogno delli dinari al presente. Et però ve concludemo in poche parole che omnino debiati astrengere la prefata communità ad exborsare de presente quello debbeno dare del mese de septembre et d'octobre per la dicta casone, et non gli sia fallo alcuno, certifficandola che, quanto più staranno a pagarli, tanto ne usaranno pezo perché la spesa gli sarrà maiore, considerato che haveranno a pagare le spese de Zohanne Carlo mandato lì per questa casone. Ex nostris felicibus castris apud Calvisanum, die xiii novembris 1452.
Irius.
Cichus.