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1124. Francesco Sforza al referendario di Parma 1452 novembre 26 Gambara

Francesco Sforza comanda al referendario di Parma di liberarare, senza alcun pagamento, la garanzia che Giovanni Caccalosso di Parma è stato costretto dai dazieri a dare, in spregio degli ordini ducali che esentano dai dazi quanto viene portato in campo, come ha fatto Giovanni che ha portato in campo quaranta bestie porcine e due bovine; e ciò valga anche in futuro.

[ 281v] Nobili viro referendario Parme dilecto nostro.
Iohannes Cachalosso da Parma ne ha fatto fare lamenta dicendo che li daciarii de quella nostra città l'hanno constrecto a dare securtà de pagare el datio per bestie quaranta porcine et doe bovine, quale conduceva qui nel nostro felice exercito. Et perché li ordini nostri voleno che qualunque possa condure victualie al dicto exercito nostro senza pagamento de datio alcuno, per la presente te commettiamo e volemo che fazi liberare ogni securtà quale, per questa casone, dicto Iohanne havesse data, senza pagamento alcuno. Et questo exequiray senza alcuna exceptione, providendo insuper che, se per l'avenire dicto Iohanne condurà victualie (a) al dicto nostro exercito, non sia più molestato dalli dicti daciarii de pagamento alcuno, dummoco lui reporta el ritorno delli mareschali del campo nostro. Ex Gambara, die xxvi novembris 1452.
Leonardus.
Cichus.

(a) Segue alcune depennato.