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1167. Francesco Sforza a Diotesalvi di Nerone (1452 dicembre 8 Cremona).

Francesco Sforza informa Diotesalvi di Nerone di essere a Cremona dove, per maggiore comodità, ha alloggiato gli inviati del re di Francia e sarà ragguagliato dell'incontro. Per le bastite si son presi provvedimenti tali per cui i nemici saranno costretti ad arrendersi.

Detesalvi Neronis.
Da poi vi scripsemo non è successo altro si non che noi siamo venuti qui ad Cremona per intendere questi ambasiatori dela mayestà del Re de Franza, et questo havimo facto per non li dare disconzo. Et inteso quanto ne exponirano, ne sarite del tucto advisato.
Le bastite non sono ancora havute, ma noi li havimo facti tali provedimenti, et per terra et per aqua, che è necessario vengano ad discretione; et de quanto sequirà sarite advisato.
Altro non havimo, si non quanto scrivemo ali magnifici signori Dieci como dale signorie loro porreti intendere et sapere. Et de quanto sequirà farimo ne sarite advisato. Data ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.