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1298. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano 1453 gennaio 16 Milano.

Francesco Sforza scrive a Oldrado Lampugnani di aver presa visione di quanto scrive circa la vertenza tra Pietro Maria Rossi e Stefano da San Vitale nella quale Stefano lamenta che, oltre al ferimento di un suo uomo, ad alcuni si sono ammazzate delle bestie. Lo informa di aver scritto a Pietro Maria per il risarcimento dei danni fatti agli uomini di Stefano e, invitandolo a fare altrettanto, lo avverte che alla delimitazione dei confini si giungerà solo a risarcimento effettuato.

Domino Oldrado de Lampugnano.
Havimo recevuta vostra lettera del dì xi del presente con una inclusa copia d'una vostra ad noi scripta circa el facto dela differentia vertisse fra Piero Maria et lo conte Stefano da San Vitale per casone de certe bestie che forono amazate ad quelli d'esso conte Stefano, et de quello homo che fu ferito, quale vi fu commessa; et inteso quanto scrivete del parere vostro circa ciò, dicemo che nostra intentione è che la rasone habia luoco. De che scrivemo ad Petro Maria che proveda per ogni via et modo li pare con effecto che faza satisfare li dicti homini del conte Stefano del danno hano recevuto delle dicte bestie et del'homo che è stato ferito, che, non lo facendo, ne saria forza ad corozarne et provedere alla [ 323r] indemnità delli dicti homini. Et cossì ve dicemo ad voi (a) che vogliate fare satisfare alli dicti homini del danno loro per quella migliore via ve parerà. In caso che per dicto Petro Maria non se faza fare dicta satisfatione, et havendo differentia de confini, satisfacti dicti danni, se porrà poi cognoscere et terminare dicta differentia de confini. Mediolani, xvi ianuarii 1453.
Ser Iohannes.
Cichus.

(a) Segue che voi depennato.