Registro n. 14 precedente | 1346 di 1952 | successivo

1346. Francesco Sforza a Luca Pitti 1453 gennaio 31 Milano

Francesco Sforza, ringraziando Luca Pitti per la disponibilità a operare in favore dei Catalani, lo sollecita a fare sì che le loro garanzie siano liberate e gli siano rese le cose loro e si dice informato della volontà di quella signoria per l'invio là di un suo uomo.

Luce Pitto.
Havemo ricevuta vostra lettera de dì xxiiii del presente et inteso quanto scrivete circa al facto de quelli Catalani, et cetera. Dico che della soa bona volontà et dispositione circa ciò et de quanto se offrisse operare in beneficio loro la rengraciamo grandemente et siamo puncto alieni della sicurtà havemo in voi, quale è correspondente al concepto havemo preso de voi et, augmentandosi tal copcecto in nui per la vostra lectera, lectera ad nui responsiva, quale ad nui è stata gratissima, de novo per questa, quantunche non bisogni, ad satisfactione nostra vi pregamo et strengemo che vi piaza abrazare il facto de dicti Catalani et fare tale opera che le sicurtade loro siano liberate et ad dicti Catalani siano restituite le cose loro, perché, como per altre nostre havemo scripto, ad nui sarria grandissimo preiuditio et disfavore alle cose nostre et vostre. Et vogliati fare como è la nostra speranza in voi, et semo certi che fareti.
Alla parte del'aviso che facete de quanto ve pare che sarria il dessiderio de quella signoria ad mandare uno delli nostri dellà, et cetera, dicemo che de tucto restamo advisati et piacene havere havuto tale adviso, rengratiamovi grandemente quanto possiamo. Ac questo non respondiamo alt(r)amente, se non che de qua haverimo affare tale providimento che le cose passaranno bene et dellà et de qua. Mediolani, ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.