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1382. Francesco Sforza a Zannone da Crema,condottiero di Firenze 1453 febbraio 11 Milano.

Francesco Sforza, saputo da Francesco da Varese che Zannone da Crema, condottiero fiorentino, non intende rinnovare la ferma, lo incoraggia a rimanere al soldo dei Fiorentini con i sentimenti con cui è stato fino al presente.

Spectabili et strenuo viro Zannono de Cremma, armorum ductori excelse comunitatis Florentie.
Ne ha dicto per parte vostra Francisco da Varese, nostro camorere, como a mezo il mese de magio proximo advenire voi siti in capo della ferma vostra cum quelli excellenti signori fiorentini et che non vorresti rifirmarvi senza saputa et nottitia nostra. In che, volendo nui chiarirve la mente nostra, ve dicemo che ad nui è et serà gratissimo che ve affermati cum li prefati excellenti signori alli soi istipendii et soldi con quella devotione, bono animo e fede che seti stato fino acqui per adiutarli et farli dal canto vostro quanto vi serà possibele, perché ogni bene et exaltatione sua et del stato de quella excelsa comunitate nui lo reputiamo nostro medesimo, certificandove che nui crediamo haveranno grato le sue signorie il scrivere vostro, perché hanno per lo passato experimentato la fede et probitate vostra et che ve site portato conmendabilmente; del che non solamente ne aspectati bene et honore dalle soe signorie, ma etiam da nui conmendatione et Laude, et deportandove como siamo certi farite, ad nui farite cosa molto gratissima. Mediolani, xi februarii 1453.
Bonifacius.
Cichus.