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149. Francesco Sforza agli Anziani di Parma. 1452 gennaio 29 Lodi.

Francesco Sforza assicura gli Anziani di Parma di aver parlato con il capitano del 'deveto' del vescovato circa le licenze per biade, rassicurandoli di avere richiamato il commissario a non invadare la competenza che il podestà ha nelle cause civili.

[ 38v] Antianis civitatis Parme.
Havimo veduto la querela ne fati per una vostra lettera del capitano del diveto del vescovato de quella nostra cità per le licentie delle biave concede, quale deceti non spectano ad luy de far, similiter la querela fati del commissario quale, per ministrare raxone in civilibus causis, deroga alle notarie vostre, et cetera. Ve dicimo che nuy havimo de questo parlato col capitano qual se trova qui, per modo per l'advinire se portarà taliter che de luy non haveriti ad lamentarvi. Et al (a) commissario per l'alligata scrivimo opportune quale gli fareti dare. Data Mediolani (b), die xxviiii ianuarii 1452.
Iohannes.

(a) Segue capitano depennato.
(b) Mediolani corretto su Laude.