Registro n. 14 precedente | 1494 di 1952 | successivo

1494. Francesco Sforza a Zannino, Stefano, Antonio, Perino e della casa di Nicellis e agli uomini della Val di Nure 1453 marzo 12 Milano

Francesco Sforza avverte Zannino, Stefano, Antonio, Perino e gli altri di Nicelli e gli uomini della Val di Nure che, se non provvedono a saldare Bartolomeo Trovamala, maestro delle entrate ducali, per quanto ancora è dovuto, ha dato disposizione agli ufficiali di Piacenza di procedere contro di loro in modo che Bartolomeo abbia quanto gli spetta.

[ 366r] Nobilibus ac prudentibus viris Zannino, Stefano, Antonio, Perino ac ceteris de agnatione de Nicellis necnon comunibus et hominibus Vallisnure, dilectis nostris.
Per duplicate lettere ve havimo scripto che al nobil delectissimo nostro Bartolomeo Trovamala, magistro delle intrate nostre, dovessivo satisfare de quello resta havere da noy (a), como sapete, et nientedimanco fin a mò non havete provisto alla sua satisfatione; unde de novo lui s'è lamentato, et nui se ne maravigliamo. Il perché, essendo nostra intentione, et al tucto disponendose che lo satisfaciate, per questa altra ve dicemo et volemo che debiate provedere et operare cum effecto che ad esso Bartolomeo sia integramente satisfacto de tucto quello et quanto resta havere da voi senza ulteriore dilactione et rimota ogni exceptione, et fati per forma che subito il sia satisfacto et non habia casone de lamentarsi più, altramente ve advisamo che fin a hora havimo conmesso alli officiali nostri de Piagenza che per ogni efficacissima et presta executione procedeno contra de voi in modo ch'el dicto Bartolomeo conseguischa el dover suo como è nostra intentione. Mediolani, xii marcii 1453.
Cichus.

(a) Così A.