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1511. Francesco Sforza a Oldrado 1453 marzo 15 Milano.

Francesco Sforza informa Oldrado della liberalità avita dal clero nell'accordarsi con Guarniero Castiglioni e Francesco Maletta, consigliere e segretario ducali, per il contributo da dare entro quindici giorni per gli urgenti bisogni dello stato, e dell'atteggiamento del clero parmense invece renitente. Vuole quindi che convochi i nominativi indicati nella nota e faccia a ciascuno di loro considerare la somma moderata e supportabile, richiesta, invitandoli a pagare, nelle forme che riterranno opportune, i denari a Francesco Maletta.

Domino Oldrado.
In questi nostri urgenti bisogni, como sapete, habiamo richiesto adiuto et subscidio ad tucti li prelati et chierichati del dominio nostro, li quali tucti con assai facilità et liberalità sonno componuti in nostro nome col spectabile domino Guarniere da Chastigliono et Francesco Maletta, nostri consigliero et secretario; delle quale compositione speramo fermamente poterse valere in termino di xv dì proximi, excepto quello chiergato Parmesano, quale per più nostre habiamo confortato et caricato venire all'acordo et prendere bono exempio dalli altri. Et bemchè loro habiano mandato qua soi messi, tamen per quello hanno praticato qui, li atrovamo molto alieni et retrogradi ad componerse ad l'honesto et ragionevele, donde li havemo remandati senza conclusione; et postquam in genere non sonno voluti accordarsi secondo li rechiedevamo, deliberamo richiederli per sè secondo la nota, quale ve mandiamo qui inclusa quale havemo moderata et riducta ad honesta et supportabil somma a respecto et le qualità delli altri chierigati. Pertanto per le presente ve conmictiamo et volemo che subito habiate da voi tucti li nominati in la dicta nota et farete intendere a zaschuno di loro questa nostra demostratione, confortandoli con bone parole, et se quelle non giovaranno, usandoli quelli remedii che vi pariranno opportuni ad indurli per ogni modo ad [ 370r] pagare de presenti senza più dilactione li denari annotati ad ciascuno et mandarli qua al dicto Francesco Maletta. Et circa questo non vogliate manchare in cosa alchuna, como siamo certi non mancarete. Et se nel piati di questa cosa li attrovarete in oppenione di accordarse appagare tucti inseme quello piglia la dicta nota, siamo contenti faciate como vi parirà, purché li denari se atrovino de presenti, perché el bisogno nostro non pò patire più dimora. Mediolani, xv marcii 1453.
Christoforus.
Cichus.
Nota dei denari della sovvenzione che separatamente si chiedono al clero parmense Denari subventionis que separatim requiritur clero Parmense, ut infra: reverendus dominus espiscopus Parmensis ducati 200 auri; clerus minutus, compositus etiam infrascriptorum monasterium, videlicet: Sancti Alexandri, Sancti Pauli, Sancti Henrici, Sancti Quintini et ceteris non observantibus ducati 150; abbas Sancti Iohannis ducati 70; abbas de Castigliono ducati 60; preceptor Sancti Antonii ducati 100; abbas Sancti Martini de Bociis ducati 25; abbas Cavene ducati 25; prepositus batismatis ducati 40; prepositus fratrum humiliatorum ducati 25; dominus Lucas de Pisanis ducati 30; prepositus fratrum humiliatorum Burgi Sancti Donini ducati 25; dominus frater Guido Zabbolus ducati 25; hospitale de Redulfo ducati 25.
Summa ducati 800 auri.