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1512. Francesco Sforza a Oldrado. 1453 marzo 16 Milano.

Francesco Sforza esprime a Oldrado il disappunto per quanto gli ha detto il cavallaro mandato a Scaramuza de Bastano e a Chirichino circa gli uomini imprigionati e con salvacondotto di Oldrato liberati in seguito al pagamento di cento ducati. Pretendendo il rispetto del salvacondotto, ha scritto a Saramuza, a Chirichino e a Alessandro per la restituzione della taglia pagata, ordinando siano detenuti fino alla restituzione della taglia.

[ 370v] Domino Oldrado.
(a) (b) Dilecte noster, havimo ricevuta vostra lettera et inteso quanto scrivete del cavallaro, quale mandasti ad Scaramuza del Baston et Cherichino per la liberatione di quelli homini forono presi socto il nostro salvoconducto, che è ritornato senza effecto, perché ha riportato dicti prigioni essere liberati perché hanno pagata la taglia di ducati cento, quali denari non hanno voluto restituire, et cetera; dicemo che grandemente ne despiace et è contra la mente nostra, per(chè) intentione nostra è che li salviconducti vostri siano observati quanto quelli facemo fare nui. Per la qual cosa di novo (c) scrivemo alli dicti Scaramuza et Chirichino et ad messer Alisandro per la restitutione delli dicti cento ducati ad ogni vostra instantia li faza pigliare et mectere in destrecto et che non siano mai liberati fino che non restituiscano dicti cento ducati, quale lettere mandarete voi, certificandone che nostra intentione è che rendano dicti denari per ogni modo. Mediolani, xvi marcii 1453.
Ser Iohannes.
Cichus.

(a) Precede Alexandro Sfortie depennato.
(b) Precede Magnifice depennato.
(c) Segue gli depennato.