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1541. Francesco Sforza al podestà Giovanni Pessina, al comune e agli uomini di Castelnuovo 1453 marzo 26 Cremona

Francesco Sforza ordina a Giovanni Pessina, podestà, al comune e uomini di Castelnuovo di prestare, come facevano con Giacomazzo, fedeltà e obbedienza a Tiberto Brandolini, capitano di gente d'armi ducali, cui ha assegnato quella terra e fortezza con ogni loro pertinenza.

Iohanni de Pissina, potestati Castri Novi, necnon communi et hominibus eiusdem.
Perché havemo donata quella terra al magnifico messer Tiberto Brandolino, nostro capitano de gente d'arme, volimo che ad qualunque mandarà cum la presente nostra lettera debiate [ 377r] consignare la tenuta et possessione de quella terra et forteza cum ogni sue pertine(n)tie et raxione et gli debiate prestare debito immediato de fidelitate et obbedire in tucto allui et alli suoi officiali quanto alla persona nostra propria et como facevate alla bona memoria de misser Iacomazo, et per vostra chiarezza havimo soctoscripta la presente de nostra propria mano. Cremone, xxv marcii 1453.
Cichus.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.