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1543. Francesco Sforza a Oldrado 1453 marzo 27 Milano

Francesco Sforza, inteso quanto Oldrado gli ha scritto del termine concesso a quelli del clero che affermavano di attendere una risposta dai loro inviati, gli dice di aver licenziato gli inviati, ordinandogli di ingiungere loro di eseguire quanto è stato richiesto per l'urgenza dei bisogni.

[ 377v] Domino Oldrado.
Havemo inteso quanto ne scrivete del termine concesso acquelli del chiricato, quali dicevano expectare risposta da qui dali suoi messi della compositione, et cetera, al che, rispondendo, dicemo che nui licentiassimo dicti suoi messi perché erano in tucto alieni dal'honesto et ragionevole in componerse, et per questo remissimo questo caricho ad voi, secondo che per le altre nostre lettere dovete havere inteso. Pertanto, non volendo expectare più messi, né ambassate da loro perché ne pare invano, vi confortiamo, caricamo et stringemo quanto più possiamo che, non actendendo più alle loro parole, debiate procedere ad l'executione de quanto per l'altre nostre ve habiamo scripto et non mancarli in cosa alchuna, como siamo certi non mancarete perché sapete quanto importano li bisogni nostri al presente. Mediolani, die xxvii marcii 1453.
Christoforus.
Cichus.