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1576. Francesco Sforza a Davide Lanteri 1453 aprile 5 Milano.

Francesco Sforza informa Davide Lanteri che, per la vacanza del vescovato di Piacenza dovuta al trasferimento del vicecamerlengo all'arcivescovado di Milano, ha tassato il vescovato di centocinquanta ducati d'oro, come ha fatto con tutti gli altri dello stato sforzesco, precisando che tali denari si trarranno da debitori e fittavoli del vescovato; chiede a Davide di segnalare all'economo che fra i molti debitori, sia in grado di pagare.

Domino David de Lanteriis.
Posquam quello veschovato de Piagenza è vacato, secondo la notitia habiamo dalla traslactione del reverendissimo monsignore vicecamerlengo acquesto arciveschovato de Milano, nui havimo taxato al dicto vescovato ducati CL d'oro per subventione, como habiamo ad tucti li clerigati del dominio nostro per li nostri urgentissimi bisogni, quali denari intendiamo de retrare de presenti dalli debitori et fictavoli del dicto vescovato.
Pertanto vi confortiamo et caricamo che vogliati, in servitio nostro, designare al nostro iconomo li tanti debitori del dicto vescovato, quali siano boni et exibili, et dali quali esso nostro iconomo possi ritrare li dicti ducati CL et cossì darli tucti quilli avisi et vie expediente ad ciò. Et farete cosa che molto ne piacerà. Mediolani, v aprilis 1453.
Christoforus.
Cichus.