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1587. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza in Borgo San Donnino 1453 aprile 7 Milano.

Francesco Sforza informa Alessandro Sforza a Borgo San Donnino della opinione di Petrino Arcamone circa la domanda di Anestagio e della risposta data. Circa Socino Secco che da tempo cerca di sistemarsi presso lo Sforza tramite Giorgio da Gonzaga, se le sue richieste saranno ragionevoli consentirà ad Alessandro, se lo desidera, di assumerlo. La stessa cosa ha scritto a Bagnolo a Giorgio, con cui Alessandro si intenderà.

Alexandro Sfortie im Burgo Sancti Donnini.
Havimo veduto quanto ne hai scripto per la toa de v del presente, ala quale, respondendo, et primo, circh'al facto de Anestatio dicemo che Petrino Arcamone ne ha dato [ 387r] quello medisimo aviso che ne hai dato ti della domanda che ne fa lo dicto Anestagio, la qual, penitus ne pare che sia fora di ogni honestate, tamen havimo replicato al dicto Pedrino in opportuna forma et ch'el veda de redurlo alla ultima conclusione perché, se lui se redurrà acquel che sia honesto, nui se adaptaremo al facto suo, et de quanto haverimo, subito sarai advisato.
Circ'al facto de Socino Seccho, dicemo ch'el è ben vero che lui bom pezo è, ha tenuto et pratica de aconciarse con nui per mezo de meser Giorgio da Gonzagha, quale ne ha scripto assai del facto d'esso Sozino, et nui gli havimo risposto ch'el veda de havere dal dicto Sozino la sua finale intentione, perché, volendose aconstare al raxonevole, tu el toglierai. Et cossì replicamo per l'aligata al dicto meser Zorzo che se intenda con ti, siché te intenderai con lui como te pare, quale meser Zorzo si ritrova a Bagnolo. Mediolani, vii aprilis 1453.
Persanctes.
Iohannes.