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1667. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Pontremoli 1453 aprile 26 Milano

Francesco Sforza ringrazia il comune e gli uomini di Pontremoli per la fedeltà mostratagli con i duecento ducati d'oro donati e avuti tramite Guiniforte Maletta, commissario in quella terra.

Comuni et hominibus Pontremuli.
Nui havimo recevuto dal egregio Guiniforte Malecta, conmissario de quella nostra terra, ducati ducento, cioé 200 d'oro, a raxone de soldi sexantasepte per ducato, a nome vostro et de tucta quella comunità, quali lui dice ne mandati in dono per darne subscidio in questo nostro bisogno. Nuy li havemo havuti carissimi et l'havemo acceptati volontiera et alegramente, et tanto più quanto ch'è senza veruna rechiesta nostra, imo de proprio vostro volere per l'affectione singulare ne portati havete facto questo. Et bemchè a nuy non sia cosa nova, perché sempre havemo conosciuto per la fede et dilectione grandissima de tucti voi verso nuy et il stato nostro esser pronti et apparechiati affare simile et multo maior cosa, pur del dicto vostro dono et liberalità non pocha ve ne commendiamo et rengratiamo, certificandovi che tanto l'havemo havuto caro, grato et accepto, che non ve lo poteressimo scrivere, né explicare, et similimente nui dal canto nostro se sforzarimo alla zornata farivi delle cose che ve piaceranno. Mediolani,die xxvi aprilis 1453.
Leonardus.
Iohannes.