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1677. Francesco Sforza a Giovanpietro, economo di Piacenza 1453 aprile 27 Milano

Francesco Sforza scrive a Gianpietro, economo di Piacenza, che per necessità di avere presto i centocinquanta ducati del clero, gli dà autorità di rilasciare ai debitori del vescovato che pagheranno, quietanza dei loro versamenti, assicurandoli che le farà ratificare, come ha fatto con l'arcivescovo di Milano, dal futuro vescovo di Piacenza.

[ 409v] Iohanpetro, iconomo nostro Placentie.
Aciò non stii in dimora a scotere li CL ducati dal vescovato lì, siamo contenti et per questa te concedemo pieno arbitrio et autorità de fare, et cossì volimo facii le confessione opportune actucti quilli debitori d'esso vescovato quali te pagaranno, assecurandoli per nostra parte che le farimo ratificare tucte dal reverendo messer lo veschovo che intrarà lì, in modo ne resteranno bem cauti; et questo medisimo havemo facto qui al arciveschovo de Mediolano. Siché farai mò verile executione per modo possiamo valerse de questi denari de presente, perché cussì è necessario per ogni modo. Mediolani, xxvii aprilis 1453.
Christophorus.
Cichus.