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1696. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1453 maggio 3 Milano

Francesco Sforza risponde a Teseo da Spoleto circa la sua proposta di avere gente per andare per il paese a riscuotere quanto è dovuto dagli uomini di Bartolomeo della Valle di Nure, suggerendogli di imprigionare gli uomini che arrivassero in città e di prendere i provvedimenti opportuni per riscuotere i denari dovuti. Per ciò scriverà al podestà e al capitano che gli diano aiuto per la riscossione.

Teseo de Spoleto.
Havimo ricevuta la tua lettera et inteso quello ne scrivi delle gente domandi per far la executione contra quelli del conte Bartolomeo de Valle de Nuro, alla quale, per risposta, te dicimo che se tu pensassi quello releva il fare presto et il far tardi al facto nostro, gli haverissi usato et usaresti maior diligentia che non fai; tu scrivi che vorrissi andare accorrere nel paese et pigliare li homini, il che a nuy non pare che sarria actucti li homini caxone de disperatione. Bem ne pariria, et cossì te dicemo, che usi ogne diligentia et solicitudine, providendo, per quello modo te parerà [ 414r] in far destinire li homini venessero alla città et fare tucte le altre provisioni te pariranno per riscotere li denari hai a rescotere, ma il mandare alla campagnia a pigliare li homini volimo sia lo ultimo. Nui scrivimo al podestà et capitaneo che te darà ogni aiuto per riscotere li dicti denari, siché non gli perdere tempo per modo quelli hanno le assignatione lì non possano dire de non potersi mectere in puncto per non havere li soi denari. Mediolani, die iii maii 1453.
Zannectus.
Iohannes.