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1796. Francesco Sforza a Giovanni Carlo de Collectis 1453 maggio 23 Milano.

Francesco Sforza si dice sorpreso che Giancarlo Colletti, dopo tanto tempo, gli dica di non potere avere per tutto il mese il resto di quanto riscosso. Lo esorta ad impegnarsi a raccogliere i denari e di mandargli resoconti dei denari riscossi e di quanti ancora da riscuotere.

Ioannicarulo de Collectis.
Havimo ricevuto toa lettera et inteso quanto ne hai scricto delli denari che hai rescossi et ch'el resto tu non poi havere più presto che per tucto lo presente mese. Dicemo che de questo tuo scrivere se maravigliamo grandemente che tu sei stato tanto tempo ad rescotere li dicti denari et che mò dichi non possere havere lo resto se non per tucto questo mese. Et pertanto vogli cum ogni studio et solicitudine attendere ad recaptare dicti denari, et non gli perdere uno actimo de tempo, et fa' che subito ne mandi la raxone chiara de tucti li denari che te tochava ad rescotere, et de quilli che hai rescossi et de quanto resta in tucto. Mediolani, die xxiii maii 1453.
Persanctes.
Iohannes.