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191. Francesco Sforza al capitano della cittadella di Parma 1452 febbraio 9 Milano

Francesco Sforza comunica al capitano della cittadella di Parma di aver preso l'uomo d'arme Giovanni Turco intenzionato a fuggire e che Angelo da Caposilvi gli consegneràper metterlo, con i ferri ai piedi, nella peggiore prigione, non concedendogli libertà senza autorizzazione scritta.

[ 49r] Capitaneo citadelle civitatis Parme.
Perché Iohanne Turcho, nostro homo d'arme, se voliva fugir da nuy, lo habiamo facto pigliare et havimo ordinato ad Angelo da Caposilve nostro famiglio che lo debia mandare et fare consignare in toe mano. Siché volimo debbie acceptare dicto Iohanne Turcho et metterlo in la più forte presone che tu habie in quella nostra citadella cum uno paro de ferri alli pedi, et faraelo guardare per tal modo che ad ogni nostra requisitione tu ne lo sapie consignare. El quale non liberaray may fora de presone se tu non vederay lettera soctoscripta de nostra propria mano, come sta qui de socto. Data Mediolani, die viiii februarii 1452.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.