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1918. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Calistano (1453 giugno 14 "apud Senigam").

Francesco Sforza scrive al comune e agli uomini di Calistano delle lamentele di Antonio e fratelli da Parma perché si vuole pagar loro la tassa passata a tre lire e mezzo al mese, sebbene agli altri ne abbiano dato quattro. Il duca vuole che si usi con loro modo e forma avuti con gli altri della squadra.

Comuni et hominibus Calistani.
Antonio e Ii fratelIi da Parma, nostri homini d'arme, se lamentano che voi non gli volete pagare la taxa del tempo passato, se non a raxone de lire 3 e meza el mese, quantunche ali altri ne habiati dato quatro. Non intendendo, adunche, ch'elli siano impezore conditione che Ii altri, volemo, et ve conmandiamo che de tucto el tempo passato gli debbiati respondere dela taxa loro nel modo et forma che havete resposto alli altri della squadra soa. Et in questo non sia exceptione né contradictione alchuna.
Ex campo ut supra.
Ser Iacobus.
Iohannes.