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287. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1452 marzo 2 Milano.

Francesco Sforza ordina a Teseo da Spoleto di andare subito verso Castell'Arquato e portare a Piacenza Giovanni Francesco Bagarotti che ha avuto parole contro il duca e lo stato sforzesco. A Piacenza lo consegni al podestà o al capitano per metterlo sotto custodia. Nel suo cavalcare a Castell'Arquato si fermi da Giacomazzo per averne, occorrendo, aiuto.

Thexeo de Spoleto.
Volemo che, recevuta la presente, monti ad cavallo et te ne vadi ad Castelarquà et vedi cum honesti modi de menare cum techo ad Piacenza uno Iohannes Francisco di Bagharotti de quella terra, quale ha usate alcune parole per le quale comprendiamo l'animo suo assay iniquo verso de nuy et del stato nostro. Et menato l'haveray lì, daralo nele mani del potestà, o del capitaneo, ch'el tenghano socto bona custodia, et che nisuno li parli, avisandoce nuy subito como haveray facto. Nel tuo andare faray prima capo ad messer Iacomaccio et conferisce cum secho questa faccenda adciochè, bisognando, te presti aiuto et favore. Data Mediolani, ii (a) martii 1452.
Andreas Fulgineus.

(a) In A vii con v depennato.