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293. Francesco Sforza a Gandolfo da Bologna 1452 marzo 2 Milano.

Francesco Sforza sollecita Gandolfo da Bologna perché ricuperi da quella comunità i denari del carriaggio, destinati all'acquisto di buoi, acquisto affidato dal duca a fra' Zanino da Castelleone che arriverà lì presto. Procuri perciò di avere, con ogni efficace mezzo di cui è capace, tali denari.

Gandulfo de Bononia.
Gandolfo, tu say quanto strectamente te habiamo per più lettere scripto che operasti che nuy possessimo havere li dinari del carezo ne deve dare quella comunità, li quali dinari nuy havimo deputati, come tu say, per co(m)perare i bovi; et come credemo debbi comprehendere, non bisongnia perdere tempo a trovare dicti bovi per poterli havere ad tempo per li bisongni nostri. Pertanto nuy havimo ordinato ad fra' Zanino da Castellione, al quale havimo dato la cura de comperare quisti bovi, che debia vinire da ti per questi dinari; el quale, non essendo vinuto da ti alla recevuta de questa, credimo li sarrà prestissimo. El perché dicimo, stringimo et caricamo che vogli essere cum quella comunità et cum chi parerà ad ti de quilli nostri citadini, et strengerli et exhortarli cum quanta instantia et efficatia te sia possibele che, senza più repplicatione né dimora, vogliano recuperare quisti dinari et tenerli aparechiati che, come fra Zanino sia lì, li possa havere, et non habia ad perdere tempo lì, servando in questo tucti quelli modi et quella dilligentia te parerà, che per questo non bisongni più replicare perché non te poriamo dire quanto damno, desconzo et despiacere ne saria. Data Mediolani, die ii martii 1452.
Cichus.