Registro n. 14 precedente | 297 di 1952 | successivo

297. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni 1452 marzo 3 Milano.

Francesco Sforza scrive a Bartolomeo Colleoni circa la sottrazione di soldi commesso da Francesco da Melfi, suo compagno, a danno di Niccolò di Pagani di Tortona che ha trattenuto, a sua volta, cavalli e altre cose di Francesco, quale ricompensa del furto patito. Ricordandogli che Lancilotto da Parma, cancelliere di Colleoni, era andato da lui per chiedere la restituzione dei cavalli e della roba, assicurando, in cambio, la soddisfazione di Nicolò, che ha reso tutto, ma è ancora in attesa di riavere il suo, il duca chiede a Colleoni di soddisfarlo e di informarlo in che modo lo farà.

[ 74r] Bartholomeo Coliono.
Como credemo debbiate sapere et recordarve, habiando già più mesi fanno uno Francisco da Melfi, vostro compagno, robbato o tolto la valuta da più de fiorini ccc ad uno Niccolò di Paghani, nostro cittadino de Terdona, (a) et trovandose il dicto Niccolò havere in le mani per sicureza dela robba sua, tre cavalli et certe altre cose de Francisco predicto. Et venne da nuy Lancilotto da Parma, vostro cancelliero, ad requederce per vostra parte volessemo fare restituire li soy cavalli et cose al dicto vostro compagno, che vuy provedereste ala integra satisfactione de (a) dicto nostro cittadino. Per la qual cosa, reconfidandoce de tal parlare, socto la promessa factace per vostra parte, scrivessemo per la restitutione deli cavalli et cose del dicto vostro compagno, et così tucto li è stato restituito senza che el dicto nostro cittadino habia havuto alcuna cosa del suo. Onde, havendolo continuo ale spalle, facciamo recorso ad vuy, al nome del quale dicti cavalli et cose forono restituiti, che ve piaccia far fare contento dicto cittadino nostro de tucta la soa perdita, et cum effectu adeo che nuy non ne vegniremo ad havere più affanno, et perché facemo aspettarlo qui, piacciane subito, recevuta questa, responderce de vostra intenctione et s'el debbiamo mandare da vuy (a) ch'el farite contentare, overo se altro partito volete circha ciò se pigli. Et non sia fallo. Data Mediolani, iii martii 1452.
Ser Andreas.
Andreas Fulgineus.

(a) Terdona scritto su Cremona.
(b) Segue costui depennato.
(c) Segue o non depennato.