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442. Francesco Sforza al podestà e al capitano di Piacenza. 1452 aprile 10 Milano.

Francesco Sforza scrive al podestà e al capitano di Piacenza di liberarare Giovanni Francesco Bagarotto di Castell'Arquato, facendosi prima dare garanzia di mille ducati d'oro ee che, dopo tre giorni, si presenterà da lui e non si allontanerà dal luogo al quale sarà destinato senza permesso scritto, assicurando obbedienza a quanto gli verrà ordinato.

[ 113r] Spectabilibus viris, potestati et capitaneo nostris Placentie.
Siamo contenti et volimo che faciati relaxare et liberare de presone Zohanne Francesco Bagarotto de Castello Arquà, destenuti lì, dandovi luy prima idonea sigurtà de milli ducati d'oro et in auro, che fra el termino de tri dì, dapoy haverà data essa sigurtà, el se presentarà denanzi ad nuy personalmente et non se partirà da nuy, nì da quello loco ove lo deputaremo, senza nostro mandato, o licentia in scripto, et etiandio ch'el obedirà a tucti li comandamenti che gli saranno facti per nuy, o per li offitiali nostri. Et tolta la dicta segureza, ralaxatilo como è dicto. Data Mediolani, die x aprilis 1452.
Irius.
Cichus.