Registro n. 14 precedente | 463 di 1952 | successivo

463. Francesco Sforza al marchese Rolando Pallavicino. (1452 aprile 14 Milano)

Francesco Sforza scrive a Rolando Pallavicino che, stando nel novero di coloro che non ricusano di soccorrerlo nel bisogno, gli manda il suo famiglio Marco Corio che gli chiederà alcune cose.

Magnifico dilectissimo nostro Rolando, marchioni Palavicino.
Retrovandone al presente al bisongnio, ne siamo recordato de vuy et posto nel numero de quilli in quali havemo pi(e)na fede che non ne diranno de non in queste nostre vigente et importante necessità. Hinc est che mandiamo ad vuy el nobile Marcho Coyro, nostro familiare, al quale havimo commesso alcune cose ve haverà ad dire et rechedere per parte nostra, il perché vogliatili credere quanto alla persona nostra propria et anche dargli quello bono spazamento che speramo in la fede et devotione vostra verso nuy et stato nostro, qual dovete reputare vostro. Data, ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.