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487. Francesco Sforza a Gandolfo da Bologna, commissario sopra gli alloggiamenti a Parma. 1452 aprile 21 Milano.

Francesco Sforza scrive a Gandolfo da Bologna, commissario sopra gli alloggiamenti a Parma di intervenire perché l'uomo d'arme Pellaloca, che ha la tassa di dieci cavalli a Casatico Parmense venga soddisfatto, sebbene in detto luogo non tenga che sei cavalli per la vertenza con gli uomini del posto, per la tassa, che non riceve, di quattro cavalli di quaranta soldi a cavallo e uno staio di grano per bocca al mese.

Gandulfo de Bononia, commissario super alogiamentis Parme.
Pellalocha, nostro homo d'arme, se lamenta che, come dice, ha tassa per dece cavalli nel loco de Casatico Parmesano, secondo che appare per el bullectino d'essa tassa (a), et per questa casone dali homini del dicto loco resta havere la satisfatione de duy mesi et mezo per quatro cavalli, la quale non pò havere. Pertanto te commettiamo et vogliamo che, havuta informatione de questo, se trovaray al dicto Pellalocha essere dato el suo logiamento in lo predicto loco per li dicti deci (b) cavalli et non havere per quello numero havuto el debito suo, strenzi li dicti homini ad satisfargli interamente de tucto quello ch'el resta havere per essa casone, secondo el dicto numero, a rasone de soldi quaranta per cavallo et staro uno de grano per bocha, ogni mese, remosta ogni exceptione et nonobstante che, per la diffirentia, la quale altra volta è vertita tra luy et essi homini, non habia tenuto in lo dicto loco salvo che sey cavalli. Data Mediolani, die xxi aprilis 1452.
Marchus.
Cichus.

(a) tassa ripetuto.
(b) Segue lochi depennato; deci ripetuto.