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51. Francesco Sforza a Benedetto de Curte (1452 gennaio 6 Lodi).

Francesco Sforza, rispondendo alla domanda fatta da Benedetto de Curte, capitano della cittadella di Piacenza, circa le esenzioni sulla riparazione dei ponti e delle pubbliche strade, ribadisce che tutti sono tenuti al carriaggio perché è necessario che il ponte sia pronto al più presto.

Benedicto de Curte, capitaneo citadelle Placentie.
Respondendo a tue littere, dove domandi se nostra intentione è che exempti siano sparati dal carezo del ponte nostro de Pizleone, o no, ti dicimo, considerato che de raxone siamo advisati, nulla exemptione extendersi alla reparatione di ponti e strate publiche. A nuy pare tu debii astrengere ogniuno exempto, e non exempto, al dicto carezo et a quelle cose se conteneno in la tua commissione, acioch'el dicto ponte, tanto necessario ad nuy et al stato nostro, se possa prestamente furnire. Et cussì volimo debii exequire per parte nostra et sia chi se voglia, et studiate de far li effecti ormai e tanto presti che non habiamo più casone de più (a) recitare le littere nostre. Data ut supra.
Cichus.

(a) più in interlinea.