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513. Francesco Sforza a Giacomazzo da Salerno. (1452 aprile 28 Milano).

Francesco Sforza, in seguito alle lamentele di Lucotto Bagarotto costretto dagli uomini di Giacomazzo da Salerno a pagare per la possessione che ha a Lusurasco, sostenendo di abitare a Castell'Arquato ove paga i carichi dovuti, scrive a Giacomazzo da Salerno di mandare uno ben informato del tutto per decidere la cosa, soprassedendo a fare novità.

Domino Iacomacio de Salerno.
È stato da nuy Lucotto Bagarotto et expostone cum querela et lamenti essere dai toy molestato et astrecto ad pagare per la possessione de Lusurasco, che dice non è usato, né consueto, et è contra li ordini ducali perché habita in Castello Arquà et lì paga li suoy extimi et suoy carichi, allegando non essere iusto pagare in duy luoghi, non essendo nuy informati de questo facto altramente, gli havimo resposto volerlo intendere, et che la intentione nostra è che la ragione habia luocho. Et però te confortamo ad mandare qua uno instructo et informato ad pieno de questo, adciò la cosa passi iuridicamente et la ragione habia luocho, et interim soprasederay senza innovare alcuna cosa. Data, ut supra.
Ser Fazinus.
Cichus.