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518. Francesco Sforza ai Priori delle Arti e ai Dieci della Balia di Firenze. 1452 aprile 29 Milano.

Francesco Sforza sollecita i Priori delle Arti e i Dieci della Balia di Firenze di voler fare avere a suo genero, Giovanni da Tolentino, quanto la comunità gli deve per il suo servizio e per i denari dei monti, in modo che possa mettersi in ordine, il che sarà di giovamento e onore della comunità. Si è scritto allo stesso modo a Cosimo de' Medici, Neriogino Capponi e a Beccaccino Alemanni.

[ 133r] Dominis Prioribus artium ac Decem Balie civitatis Florentie.
Per altre nostre littere habiamo scripto alle vostre signorie circha el facto delli dinari, quale el magnifico et strenuo messer Zohanne da Tholentino, nostro genero, debbe havere da quella excelsa comunità per lo servito suo, et etiam per casone deli dinari delli monti, pregando esse vostre signorie che gli piacesse fargli fare la debita satisfatione; et pare che in fin a mò non habia anchora poduto conseguire alcuna cosa, licet habia facto solicitare la expeditione et spazamento di quilli, della qual cosa pur alquanto esso domino Giohanne se ne agrava, perché non pò metterse impuncto, secondo el suo volere et fare li facti suy. Et perché dicto messer Giohanne intende convertire quisti dinari ad mettersi bene impuncto, el che redunderà cussì in bene et honore de quella prefata excelsa comunità, quanto nostro, pertanto confortiamo et pregamo le vostre signorie che vogliano farlo satisfare et pagare, sì de quello che resta ad havere per el dicto servitio (a) suo, quanto etiamdio deli dinari deli dicti monti, ad ciò ch'el possa fare quanto luy intende de fare. Et nuy vero l'haverimo molto grato et accepto. Appare(c)hiati alli beneplaciti delle vostre signorie. Data Mediolani, xxviiii aprilis 1452.
Bonifacius.
Cichus.
In simili (b) continentia scriptum fuit: Cosmo de Medicis, Neriogini de Caponibus et Boccacino de Alemannis.

(a) Segue loro depennato.
(b) Segue forma et depennato.