Registro n. 14 precedente | 526 di 1952 | successivo

526. Francesco Sforza ai fratelli Pallavicino Giovanni Ludovico e Pallavicino, condottieri ducali. 1452 maggio 2 Milano

Francesco Sforza vuole che i fratelli Pallavicino, Giovanni Ludovico e Pallavicino, condottieri ducali, vadano con roba e carriaggi al luogo di raduno delle genti d'arme alloggiate nel Parmense, come verrà indicato da suo fratello Alessandro, senza arrecare alcun danno alla popolazione. In egual forma si è scritto alle persone riportate in elenco.

[ 135r] Spectabilibus et strenuis militibus dominis Iohanni Ludovico et Palavicino, fratribus Palavicinis, nostris armorum ductoribus dilectissimis.
Perché habiamo ordinato che tucte le gente d'arme alogiate lì im Parmesana se debiano levarse et coadunarse tucte insieme dove havimo dicto al magnifico messer Alixandro, nostro fratello, pertanto vi comandiamo che vi debiati levare personalmente cum tucti quanti (a) li vostri et cum ogni robba et cariagii vostri et suoy per andare dove ve verrà ordinato et comandato per lo prefato messer Alixandro, senza alcuna dilatione, né dimora. Ben vi confortiamo et carichamo che nel dicto levare et andare vostro vogliati admonire li vostri ad deportarse costumatamente et bene cum li subditi nostri et per modo che gli fazano mancho disconzo et damno che sia possibele, siché nuy non habiamo ad sentire lamenta. Data Mediolani, die ii maii 1452.
Bonifacius.
Cichus.
In simili forma: Rabotto de Landhec et Merlino, Petropaulo et Stamignono, Petromarie de Rubeyes, domino Christoforo Torello.

(a) quanti in interlinea.