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533. Francesco Sforza al podestà e al capitano della cittadella di Piacenza. 1452 maggio 4 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà e capitano della cittadella di Piacenza convochino suo fratello Corrado e Daniele Rosso, presso cui suo fratello dice aver depositato dei pegni e, intese le parti, amministrino giustizia.

[ 136v] Egregiis dilectis potestati et capitaneo citadelle civitatis nostre Placentie.
Se vertisse certa diffirentia fra el magnifico Conrado, nostro fratello, et Daniello Rosso de quella nostra città che, per casone de certi pengni, quali dice dicto nostro fratello altre volte havere depositi apresso dicto Daniello; per la qual cosa volimo et ve commettemo che, vocatis vocandis et intese le rasione delle parte, faciati rasone summaria simpliciter et de plano sine strepitu et figura iudicii, cavilationibus et frivolis exceptionibus quibuscumque reiectis, determinando la causa eo breviori termino che serrà possibele, ad ciò che le parte predicte non habiano ad frustrarse de spese. Ex Mediolano, die iiii maii 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.