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569. Francesco Sforza al luogotenente e al referendario di Piacenza. 1452 maggio 10 Milano.

Francesco Sforza ordina al luogotenente e al referendario di Piacenza che facciano avere a Bartolomeo da Fombio quanto gli spetta per il servizio prestato compensando il debito con il credito. Quanto al residuo del credito gli facciano, con le debite scritture, assegnazione sulle entrate cittadine dell'anno futuro.

Locuntenenti et referendario civitatis Placentie.
Parendone rasonevele quanto rechiede Bartholomio da Fonbio, citadino nostro de Piacenza, per la introclusa sua supplicatione a nuy porecta perché, habiando servito a quella comunitade de Piacenza de' havere el suo debito et dà il liquido al liquido de fir facto debita compensatione, come se recita nella dicta supplicatione, volimo et ve mandiamo che, intesa per vuy questa cosa, quale ad nuy pare honesta, faciati fare debita compensatione da el debito a el credito, siché el dicto Bartholomeo non sia più molestato, ma vengna ad consequire el debito suo. Quanto vero per lo residuo del credito del dicto Bartholomeo, del quale se fa mentione nella dicta supplicatione, volimo et gli faciati fare ex nunc el debito, siché sia integramente satisfacto de tucto quello deve havere; et non gli siando più presta o miglior via, fatigli fare opportuna assignatione sopra le intrate della dicta comunitade del anno proximo advenire mediante scripture opportune, et in modo che consequischa el debito suo, como é de nostra intentione. Data Mediolani, die x maii 1452.
Iohannes.