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57. Francesco Sforza ai consoli, comune e uomini di Castel San Giovanni di Piacenza 1452 gennaio 7 Lodi.

Francesco Sforza ordina ai consoli, al comune e agli uomini di Castel San Giovanni di Piacenza di pagare interamente la tassa al Napoletano, famiglio di Gaspare da Vimercate, anche se dimora presso Gaspare e di restituire le armi sequestrate.

Consulibus, communi et hominibus Castri Sancti Iohannis Placentie.
Perché el Napolitano, famiglio del spectabile dilectissimo nostro conte Gasparro da Vilmercato, da poi se partì dal suo logiamento è stato continuamente et sta appresso al prefato conte Gasparro, volimo, et cussì per questa vi (a) dicimo et [ 15v] et commandiamo che, non obstante ch'el dicto Napolitano non sia continuamente alla sua stantia, gli dibiati respondere et pagare tanto del tempo passato quanto per lo tempo che è stato et che starà absente per lo advinire della sua taxa ordinata integraliter et cum effectu, secondo dati et pagati alli altri nostri soldati. Et de questo fati (b) non habiamo casone replicarvelo più perché nostra intentione è ch'el sia satisfacto et pagato integramente de quello resta ad havere da vuy. Anchora volimo che ti, pot(est)ate, faci restituire et rendere al dicto Napolitano le sue arme, quale forono sequestrate, come sei informato. Data Laude, die vii ianuarii 1452.
Iohannes.

(a) Segue committimo depennato.
(b) fati in interlinea.