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628. Francesco Sforza al podestà, al capitano e al referendario di Piacenza. (1452 giugno 26 "apud Trignanum").

Francesco Sforza ordina al podestà, al capitano e al referendario di Piacenza di immettere il famiglio Giacomo da Piacenza nel possesso di feudo di Gropparello con le possessioni di Gusano, di Sarmato e delle case del bosco con le relative giurisdizioni, beni che, al tempo di Filippo Maria Visconti, possedeva Pietro da Piaza. In simile forma è stato scritto alle persone annotate nell'elenco.

Potestati, capitaneo et referendario Placentie.
Havimo concesso al strenuo cavaliero misser Iacomo da Piacenza, nostro famiglio, in feudo nobile et zentile el loco de Gropparello cum le possessione sue, item li luoghi de Gusano, Sarmato et le case del boscho cum le iurisditione et intrate sue quale (a) teneva et possedeva Pedro da Piaza al tempo della bona mimoria dello illustrissimo quondam signore duca passato. Pertanto vi committiamo et volimo ch'el prefato messer Iacomo, overo qualunqua suo legiptimo messo et procuratore, faciati mettere alla tenuta et possessione delli dicti luochi et possessione, et gli faciati prestare in le mane debito iuramento et fidelitate, homagio et hobedientia, et responderli delli fructi et intrate d'essi luoghi. (b) Data ut supra.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit nobilibus, consulibus, comunibus et hominibus locorum Groparelli, Gusani, Sarmati et Case de buscho; item Magistris intratarum extraordinariarum. Data ut supra.

(a) Segue et como depennato.
(b) Segue non altramente como si facea al dicto Pedro depennato.