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684. Francesco Sforza a Gandolfo da Bologna 1452 luglio 22 "apud Trignanum".

Francesco Sforza dice a Gandolfo da Bologna di avere ricevuto la sua lettera e quella di Lancillotto da Parma ed è grato per gli avvertimenti dati. Dei dodici uomini d'arme, di cui gli ha scritto, ha risposto a Gandolfo. Faccia sapere a Lancillotto di mandare al duca altri uomini che saranno sistemati in modo che non facciano danni.

Gandulfo de Bononia.
Havimo recevuto tua lettera, et cussì havimo recevuta lettera de Lan(cillotto) da Parma, et inteso quanto scrivi et cussì li advisamenti ne fa dicto Lan(cillotto) dicimo che li scrivi che restamo advisato de tucto et che ha facto bene et commendamolo, et cussì vogli dirli che continuamente ne tenga advisati delle occorentie dingne de adviso.
Alla parte deli xii homini d'armi che ne ha scripto, te havimo resposto ad ti, et cussì credemo che, alla receputa de questa, haveray havuta dicta resposta. Et cussì de novo te dicimo che mande a dire (a) ad Lancillotto che semo contentissimi de pigliare dicti homini d'arme et che, mandandone delli altri, nuy li acceptarimo tucti, et scrivigli che te advii dicti homini d'armi et che tu li daray stantie. Et cussì volimo che, mandandote dicti homini d'armi, li debbi dare alogiamento, ma vedi dargli logiamento in loco che, volendo loro fare altro che bene, non possano consequire el loro desingno, perché non se sa la oppinione loro. Data in castris nostris felicibus Apud Trignanum, die xxii iullii 1452.
Ser Iohannes.
Cichus.

(a) Segue ad Lancilotto depennato.