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69. Francesco Sforza a Tristano da Desio. 1452 gennaio 8 Lodi.

Francesco Sforza ricorda a Tristano de Desio che, nonostante alcune lettere ducali e commissione fattagli dal consigliere Angelo Simonetta per il sale, non deve interessarsi dell'ufficio in cui rimane Desiderio Grosso e di non occuparsi dei gabellieri che restano ai loro uffici. Il suo compito è di aumentare "el facto nostro del sale", compito cui deve attendere con zelo insieme con Desiderio.

[ 18v] Tristano de Dexio.
Non obstante alcune lettere nostre a te concesse, né anche commissione a ti facta per Angelo Simonetta, nostro consigliero, circha el facto del sale, nondimeno volimo che Desiderio Grosso rimanga al'offitio suo, né volimo che de so offitio tu te impazi, né anchora delli gabellieri, li quali volimo rimangano a loro offitii; ma intendimo ch'el tuo offitio sia circha lo augumentare el bonificare el facto nostro del sale. Et a questo operate cum ogni industria et dilligentia, intendendote cum dicto Desiderio per quanto acaderà circha questa materia. Data Laude, die viii ianuarii 1452.
Cichus.