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780. Francesco Sforza al vescovo di Parma (1452 agosto 27 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza ricorda al vescovo di Parma che è in campo con scarsi cavalli e chiede aiuto agli amici per averne; nel caso suo, punta gli occhi sul suo leardo, che vorrebbe consegni al presente portatore, asssicurandolo di rendergliene uno migliore.

Domino episcopo Parmensi.
Retrovandone nuy qui in campo et non essendo cussì ben forniti de cavalli per la persona nostra come bisognaria, né trovandone da comprare che ne satisfaciano, havemo deliberato rechiederne alchuni ad certi nostri amici, fra li quali havemo electo el vostro liardo. Pertanto confortamo et pregamo la signoria vostra et, possendolo fare senza desconzo, ne voglia compiacere del dicto cavallo et mandarcelo per lo presente portatore perché sarrà ad nuy gratissimo et sarimo obligati ad restituirne uno megliore, ma cum desconzo della signoria vostra non lo volimo per niente. Data ut supra.
Zanetus.
Cichus.