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784. francesco Sforza a Ludovico Cantello, tesoriere di Parma (1452 agosto 28 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza si rivolge a Ludovico Cantello, tesoriere di Parma, perché ponga fine alle lamentele del podestà Giovanni di Iordani che, per il mancato pagamento del suo salario.

Lodovico Cantello, thexaurario Parme.
Ne scrive messer Iohanne di Iordani, nostro potestà lì, dovere havere alchuni dinari da quella nostra comunità per lo suo salario, et li dinari d'essa comunità passare per le mano tue, et non potere per modo alchuno essere pagato ad ciò possa sustentarse cum la famiglia sua. Te carichamo et volimo debbi fare ogni opera ch'el prefato misser Zohanne sia intregamente satisfacto de quello che luy debbe havere et tractarlo in li pagamenti suoy come debitamente se convene, facendo in questo per modo che luy non habia più casone de farne fare querela per questa materia. Data ut supra.
Iacobus de Rivolta.
Cichus.