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80. Bartolomeo Ttrovamala a Filippo Maria Visconti 1451 ottobre 10 Piacenza

Copia della lettera di Bartolomeo rovamala, referendario di Piacenza, circa l'osservanza della disposizione ducale di immunità ed esenzione nella quale afferma che dal 1431 al 1440 tale disposizione fu sempre osservata. Nel 1440, però, il Visconti comandò che nessun laico beneficiario di esenzione si ritenesse esente dal datio delle intrate delle porte et dagli altri delle città. Il referendario di Piacenza eccepisce che tale disposizione non dovesse intaccare il privilegio di Giovanni, perché la concessione a lui fatta era derivazione diretta ed esplicitata di quella accordata allo zio Bartolomeo, nella quale vi è una clausola che prevedeva che tali concessioni potessero essere modificate o annullate solo da espresse lettere ducali in merito. Ciò consente al referendario di osservare che, se tale clausola fosse stata intesa da un referendario idoneo, non ci sarebbe stata alcuna occasione di interpretazione da parte dei dazieri per i dazi della città, come infatti è avvenuto con Alberto Scotto.

[ 21r] Copia.
Magnifici et spectabiles domini honorandi, ho recevuto et inteso vostre lettere per le quale comprehendo le vostre magnificencie volere intendere, in executione de mandati ducali, como è stata observata la exemptione dello spectabile conte Iohanne Angusola per lo passato et quanto tempo et in che modo, et che ogni informatione che, cum vero io retrovo sopra d'essa observatione de exemptione de tracta, la mando alle vostre magnificencie acioché, havuta quella, la possiati mandare al nostro illustrissimo signore como desidera. Il perché affectionato sempre, come el mio honore et debito rechiede de exequire ogni vostro commandamento, me so sforzato con ogni mio studio et dilligentia de informarmi dela observantia d'esse exemptione secondo la richesta prenarata, et insomma ho trovato la dicta exemptione alli precessori del prefato conte Zohanne et a luy essere observata come iace già longo tempo et tanto che non c'è più mimoria de homini viventi in contrario, et maxime de l'anno de 1431 fina al'anno 1440 per tucti i sui beni, ville et homini, cussì dalli datii universalmente et gabelle, come da cadauno altro extraordinario reale et personale et mixto, et cussì dentro dalla cità de Piacenza come nel suo destricto et vescovato, salvo che del'anno predicto de 1440 in qua, nel cui anno fu facto uno ordine per lettere della mimoria celleberima del nostro illustre signore passato, mediante el quale la bona mimoria sua comandava per expresso veruno laico, de cui conditione et grado (a) et stato fusse insignito, al quale fusse co(n)cesso exemptione né ad cui fusse per concederse nell'avinire non se intendesse essere exempte dal datio delle intrate delle porte et dali altri delle sue cittade. Dal qual tempo del 1440 in qua essa exemptione interdum è stato observata alcuna fiata e impidita et disputata per li datiari, quantunqua se potesse dire de rasone per il dicto ordine et lettere generale non se intendesse la dicta exemptione essere revocata né lesa in alchuna sua parte, perché nella lettera indulta et concessa per la prefata mimoria allo spectabile conte Bartholomeo Angusoli, patruo d'esso (b) Iohanne, del'anno 1412, alla cui se referisse quella del conte Giohanne predicto suo nepote, delle quale ad evidentia mando la copia ad esse vostre magnificencie et una clausula [ 21v] del tinore infrascripto, "intendentes etiam et spectialiter decernentes quod hec nostre exemptionis et immunitatis gratia ex aliqua generali revocatione infringi nequeat nisi de ea fiat in revocatoris litteris nostris de verbo ad verbum mentio spectialis, et cetera". Le qual parole, secondo el iuditio et auctorità de periti ad operam, la prenominata exemptione non essere revocata de raxone per lo datio della intrata delle porte né dali altri de quista cità, non essendo facta come el vero non è nelle dicte revocatione special mentione de essa exemptione overo non fusse ex(p)ressamente dicto in quelle. Et hoc non obstante alcuna clausula della cui fusse necessario fare nelle dicte revocatione spectial mentione della predicta immunità, come iace da parola in parola et alla quale, ex certa scientia et de pieneza de sua ducale possanza fusse derrogato; siché nel vero, essendo stato qui per li tempi predicti uno referendario idoneo et de sano et bono ingegnio et che l'havesse intesa, non l'haveria lassata argumentare né impedire dalli datieri per li dicti datii della citade, immo seria continuata fina al presente, como è quella del spectabile conte Alberto Scotto, etiam per lettere vostre valida et inconcussa forma et observatione non obstante el dicto ordine per quello che dicto et ragionato de sopra della clausola. Le qual cose tucte per satisfatione della vostra richesta per lo presente portatore significo alle vostre magnificencie acioché ne possano advisare el nostro prelibato signore. Ex Placentia, die decimo octobris 1451.
Vester cum recomendatione Bartholomeus de Trovamalis, referendarius Placentie.
Postea scripta. Magnifici domini, per più chiareza dele vostre magnificencie circa la predicta observantia della exemptione del spectabile conte Zohanne Angusola, le adviso che essa exemptione in alcuna sua parte per alcuno tempo passato may non è stata augumentata né impedita, se non per lo datio de l'intrata delle porte et alcuna fiata dal'anno de 1440 in qua, quantunqua non se potesse fare de rasione per la nominata clausola nelle (c) littere presente, et non releva el danno d'esso datio ogni anno oltra libre xx o xxv. Data ut supra in litteris.
Idem referendarius.

(a) Segue esta depennato.
(b) Segue conte depennato.
(c) Segue patente depennato.